domenica 5 novembre 2017

L'ospedale di Lugo non sia trasformato in ambulatori


Ospedale Lugo: il punto nascite va potenziato, non soppresso, come chiedono le mamme di "voglio nascere a Lugo". E occorre matenere e potenziare la terapia intensiva senza la quale non esiste un ospedale.

Il Comitato per la salute sostiene decisamente la battaglia delle mamme di “Voglio nascere a Lugo” per la difesa del punto nascita all’ospedale contro il rischio di chiusura per il limitato numeri di parti.

In particolare, si chiede alla Direzione sanitaria di dotarsi delle tecnologie per implementare il reparto come l’ epidurale ed il cesareo programmato essendo già presenti professionalità di qualità elevata. Tutto questo al fine di evitare alle partorienti il trasferimento forzoso a Ravenna in condizioni di sovraffollamento e disagio come se il parto fosse necessariamente ed automaticamente solo un’operazione chirurgica.

Fondamentale , poi, mantenere il reparto di terapia intensiva e rianimazione , come chiede opportunamente la Cgil,aggiornandone tecnologie e strutture per una piena realizzazione del suo ruolo nell’ambito di una rete ospedaliera finalizzata a dare una risposta sanitaria di qualità ad un bacino di nove Comuni dell’Unione che supera i centomila abitanti.

Occorre potenziale il personale medico ed infiermieristico che ,nella Asl Romagna, e' sotto i livelli standardt stabiliti.

Infine, il comitato per la salute chiede di conoscere come verranno usati i reparti rimasti vuoti dopo il trasferimento di molti di loro ( oculistica, otorino,dialisi, endoscopia) nel nuovo padiglione D.

In altri termini, si smobilitano interi reparti di degenza per fare semplicemente nuovi ambulatori?

Dal sindaco Ranalli, responsabile per legge della salute dei cittadini di Lugo, e dal Presidente dell’Unione Piovaccari, attendiamo risposte.
Gabriele Serantoni
Comitato per la salute di Lugo


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