venerdì 29 gennaio 2016

Canale dei Molini: i conti non tornano

OLYMPUS DIGITAL CAMERAMalgrado le risposte fornite dal Consorzio di Bonifica, rimangono le gravi incongruenze negli atti che riguardano il previsto intervento

Il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale ha pubblicamente fornito delle risposte ai nostri rilievi in merito al progetto di manutenzione degli argini del Canale dei Molini fra Via De Brozzi e Via Piratello che comporteranno l'abbattimento di 20 alberature sull'argine sinistro.

Da un lato prendiamo atto delle spiegazioni tecniche relative al tipo di intervento, in merito alle quali ci chiediamo, comunque, se esista o meno un parere della Provincia di Ravenna in merito a questo intervento, dato che siamo all'interno di un'Area di Riequilibrio Ecologica.

Dall'altro, però, continuiamo ad affermare che restano gravi incongruenze negli atti.

lunedì 25 gennaio 2016

Canale dei Molini: errori nella procedura?

Nel progetto di manutenzione degli argini del Canale dei Molini in prossimità del Parco del Loto di Lugo, che prevede il taglio della fascia alberata sull'argine sinistro, sono presenti gravi incongruenze negli atti

Perché far passare per prevenzione del rischio idraulico, con annesse misure di urgenza e di protezione civile, un intervento di ordinaria manutenzione di un’opera che ha solo finalità irrigue e non fa parte della rete scolante del territorio?

martedì 19 gennaio 2016

Pavaglione: piazzale rinnovato e snaturato

Con un po' di ritardo pubblichiamo il nostro comunicato stampa del 12 dicembre scorso, che tanto ha fatto arrabbiare il Sindaco di Lugo.

12572969_1729724910576496_8338628688504946009_nCacciato dalla porta a furor di popolo, il famoso progetto delle betulle, seppur pagato dai contribuenti, è rientrato dalla finestra con questo discutibile arredo urbano fatto di collinette di ghiaino color ocra e alberi in vaso (ma ci saranno?).

La scelta di intervenire sulla piazza del Pavaglione così pesantemente, quasi fosse un luogo degradato meritevole di riqualificazione urbana, ha fatto dimenticare volutamente che il ruolo prioritario e originale della piazza è legato al suo ruolo fondamentale: essere la sede ideale e storica per manifestazioni all'aperto quali il mercato, il palio, la fiera biennale dell'artigianato, spettacoli, concerti, etc.

Neo-Pavaglione

12439248_1729724897243164_7686262314460450763_nA che dobbiamo un “Giardino degli Incanti” impiantato nel cuore di Lugo, lo spiazzo dentro il Pavaglione? Forse ad una suggestione linguistica malintesa, in quanto quel civico piazzale veniva chiamato tradizionalmente il Prato del Pavaglione, o della Fiera?

Vorrei attaccarmi appunto al malinteso facendo appello alla realtà storica e agli stili ad essa inerenti, piuttosto che alle suggestioni dettate magari da buon gusto contemporaneo ma niente di più. La realtà del Pavaglione è che esso venne realizzato negli anni ’70-80 del Settecento, su richiesta dei Lughesi e dietro approvazione del governatore della Legazione di Ferrara l’attivissimo Cardinale Carafa, per provvedere a (diremmo oggi) razionalizzare lo spazio in cui si effettuavano il mercato dei bozzoli da seta e la Fiera cuore pulsante della mercantile terra di Lugo; uno spazio centrale lasciato libero giusto due secoli prima con l’abbattimento della Cittadella e prontamente occupato dai bottegai che ottennero anche il riscatto della Fossa del Castello dopo lunga contesa con famiglie che la avevano avuta in usufrutto.

Robinie del Canale dei Molini, ripassiamo

[caption id="attachment_1584" align="alignleft" width="225"]12316512_1509224836072798_6013474397047378038_n All'ombra del boschetto[/caption]

E' stata finalmente convocata, per giovedì 21 gennaio, presso la sala pubblica del centro commerciale Iris, alle ore 20.30, la riunione della Consulta Lugo Nord per affrontare coi cittadini lughesi la questione. Vediamo di fare un breve ripasso della storia...

La vicenda del taglio degli alberi, non solo robinie, dell'argine alla sinistra idraulica del Canale dei Molini nel tratto compreso fra Via De Brozzi e Via Piratello da parte del Consorzio di Bonifica è diventata nota al pubblico, tramite la stampa e il contatto diretto con gli interessati, alla fine dell'estate 2015.

Matrix: un po' di storia

a1-Il-mattone-cancerogeno-002La relazione dell'Arch. Monica Cesari, dirigente dell'Area Territorio dell'Unione dei Comuni, durante il Consiglio Comunale di Conselice del 17 dicembre scorso da adito a confusione e rende complessa una situazione che complessa non lo è nata.

Per capire bisogna fare qualche passo indietro.

Innanzi tutto i tempi

La V.I.A. regionale che ha autorizzato il progetto Matrix contemplava un crono programma in cui si prevedeva di completare le opere necessarie in 12 mesi dal rilascio delle autorizzazioni pertinenti. Dall'allegato di asseverazione del permesso di costruire, si evince che la natura delle opere consistevano in “ampliamento di capannoni e ristrutturazione dell'intero sito esistente”. Tempo previsto per tali interventi strutturali 7 mesi, per completare invece le opere elettromeccaniche, gli impianti di aspirazione e depurazione aria e di trattamento acque erano contemplati altri 5 mesi.

Matrix: respinto il ricorso al TAR, ma qualcosa non quadra

a1-Il-mattone-cancerogeno-002Respinto il Ricorso al TAR. Che la cosa sarebbe finita così l'avevamo già capito e messo nero su bianco. Stava scritto nei continui rinvii del Collegio giudicante che hanno permesso ad OdA di sanare prima della sentenza, ma ciò va poi verificato, una grossa irregolarità come quella dell'incoerenza dell'autorizzazione sismica.

Tutte le altre questioni, da un punto di vista di regolarità dell'iter autorizzativo erano più facilmente superabili, infatti il TAR le liquida in quanto, dice, tutte le problematiche sollevate dai ricorrenti sono state ampiamente trattate dalla Conferenza dei Servizi durante la V.I.A., non sussistono quindi rischi. Non ci sono per il mondo agricolo, in quanto il proponente stesso afferma nel suo rapporto ambientale che “non si rilevano significativi impatti connessi all'esercizio dell'impianto”.

Matrix: errori nelle procedure di autorizzazione

a1-Il-mattone-cancerogeno-002Sulla stampa, il Sindaco di Conselice invoca per la propria Giunta e per quella dell'Unione dei Comuni l'aver sempre presidiato l'iter autorizzativo di OdA, senonché, nel progetto autorizzato, OdA afferma di essere in classe d'uso simica III e, coerentemente con quanto la norma precisa, l'azienda avrebbe dovuto presentare richiesta di autorizzazione sismica in classe III.

Invece la presenta di II e l'ufficio competente l'autorizzata in II. Non c'è nessuna complessità, come affermano i tecnici dell'Unione, andava semplicemente verificata la coerenza fra pre-sismica e sismica, sono stati commessi degli errori, punto e basta.

Matrix: al TAR nulla da fare

a1-Il-mattone-cancerogeno-002Cassato il Ricorso al TAR, esito scritto da tempo nei continui rinvii del Collegio giudicante che ha dato modo ad OdA di sanare, per dirla con un eufemismo, con l'aiuto dell'Unione dei Comuni, Provincia e Regione, la grossa irregolarità dell'inadeguatezza dell'autorizzazione sismica. Sulle motivazioni della sentenza è meglio stendere un velo pietoso.

In poche parole il TAR sostiene che dal momento che è stata fatta la VIA non ci sono rischi.