venerdì 26 giugno 2015

Una riflessione sull'Ospedale di Lugo

L'AUSL, l'Unione e il Comune di Lugo dicano cosa vogliono fare

ospedale-di-lugoL'AUSL del territorio della Romagna, così come tutto il Servizio Sanitario Regionale, è oggetto da tempo di una trasformazione, da prima della nascita dell'AUSL unica romagnola. Gli ospedali si stanno modificando e alcuni di questi, come quello di Lugo, sono destinati a un lento declino e impoverimento di servizi. Si tratta di una trasformazione che sta avvenendo in sordina. Piano piano i reparti vengono smantellati, fino ad arrivare al caso recente della Pediatria di Lugo (e anche di Faenza). Si tratta di reparti che nel tempo sono stati svuotati, divenendo praticamente inesistenti, al punto che si è deciso di decretarne la fine.

In tutta questa trasformazione quali sono i vantaggi per l'utenza? Il cittadino, dato che ne è proprietario, trattandosi di un servizio pubblico, ne è stato informato?

martedì 16 giugno 2015

Anche la Pediatria se ne va

ospedale-di-lugoContinua inesorabile e inarrestabile lo smantellamento dell'Ospedale di Lugo

Lo denunciammo già molto tempo fa: la nascita dell'AUSL della Romagna e la riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale avrebbero condannato l'Ospedale di Lugo a un irreversibile declino e smantellamento, non una chiusura, ma un gravissimo e pesantissimo depotenziamento, il tutto all'oscuro della cittadinanza. Ai tempi ci accusarono di aver inventato un caso per fare campagna elettorale.

Oggi i nostri allarmi sono diventati realtà, dalla Senologia all'accorpamento di reparti, dall'Oculistica alla Cardiologia, l'Ospedale di Lugo continua a perdere pezzi. L'ultima “novità”, si fa per dire, della lista è Pediatria. Quello che si apprende, dai giornali, è un'operazione fatta in “segreto”, con il colpevole silenzio della politica: la Pediatria dell'Ospedale di Lugo diventerà, in pratica, un day hospital e le degenze rimarranno solo a Ravenna.

venerdì 5 giugno 2015

Concorsi per nuovi Primari: e la Cardiologia di Lugo?

ospedale-di-lugoLa Regione Emilia-Romagna ha recentemente dato il via libera per l'attivazione dei relativi concorsi per l'individuazione di 10 Direttori di Unità Operativa (Primari) corrispondenti a 10 posti vacanti in altrettanti reparti dell'AUSL della Romagna. Quattro saranno per l'ex area di Ravenna, tre per Forlì, uno per Rimini e due nel laboratorio di Pievesestina. Nello specifico, quelli dell'ex area di Ravenna saranno Chirurgia di Faenza, Ematologia di Ravenna, Gastroenterologia di Ravenna e Oncologia di Ravenna.

Questa è certamente un'ottima notizia e giustamente il Direttore Generale dell'AUSL della Romagna; Marcello Tonini, ha recentemente dichiarato che questo “è un ottimo segnale di rilancio per la sanità della Romagna e la cura dei cittadini: insieme si può”.

Peccato che ci sia qualcosa che non va. Non manca, infatti, qualcuno all'appello?