martedì 26 novembre 2013

E45: il progetto ritorna

SenzanomeSi torna a parlare della Ravenna-Venezia. Come gettare al vento 10 miliardi di Euro

Tutto è successo all'improvviso. Erano anni che era scomparsa. La cercavi, chiedevi notizie, ma nessuno sapeva darti informazioni certe e sicure sulla sua esistenza. Si era pensato alla sua definitiva scomparsa o perlomeno al suo oblio. Poi all'improvviso è riapparsa dal nulla. Una nuova veste, comprata con i risparmi di un vecchio amico. Spinta sul palcoscenico di fronte a un pubblico un poco incredulo. Uno spettacolo già visto. Una gran delusione. La stessa regia. Gli stessi dialoghi. La stessa sceneggiatura. La produzione con qualche novità che nulla di buono lascia presagire. Alla fine dello spettacolo un omino con il cappello in mano per chiedere un'offerta molto vantaggiosa in cambio del coinvolgimento in primis nei futuri spettacoli, che porteranno grandi guadagni e tanto benessere. Non è facile convincere qualcuno a portare i propri soldi per opere la cui trama non conosci.

Project-financing termine utilizzato per il Ponte sullo Stretto, per il by-pass che doveva unire le sponde del canale Candiano. Letteralmente significa progetto finanziato. Ma da chi? Da parte dei privati, ma anche con fondi pubblici. Stiamo parlando di un progetto del costo di 10 miliardi di euro. Stimati non si sa come. Non esiste ancora un progetto esecutivo sul quale i conti si fanno con precisione. Il Ponte sullo Stretto aveva un costo stimato di 6 miliardi di euro. I privati sono scappati in quanto il rientro dei costi applicando un pedaggio di 12 euro per passaggio, era di circa 25 anni. Poi iniziava il guadagno.

lunedì 25 novembre 2013

AUSL unica della Romagna: cosa accadrà?

foto1I Verdi continuano la battaglia conto l'Azienda USL della Romagna dopo pochi giorni dalla sua approvazione e invitano tutti ad un pubblico dibattito serale, organizzato in collaborazione col gruppo “Prove di dialogo a sinistra” di Massa Lombarda, venerdì 29 novembre a Lugo.

É nata l’Azienda Usl unica della Romagna. Il progetto di legge, approvato il 19 novembre in Assemblea legislativa della Regione Emilia - Romagna, dà vita alla quinta azienda sanitaria italiana per popolazione residente nonché tra le prime per superficie territoriale e numero di ospedali.

Il nuovo assetto istituzionale aggrega le quattro aziende sanitarie di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini e vede l'ingresso della Regione nel capitale sociale dell’Irst di Meldola al fine di acquisire la quota di maggioranza relativa nella compagine societaria.

Il progetto di legge, d’iniziativa della Giunta, è stato approvato a maggioranza; su 36 votanti, 25 favorevoli (Pd, Fds, Gruppo Misto / Matteo Riva), 2 astenuti (Silvia Noè / Udc, Gian Guido Naldi / Sel) e 9 contrari: Lega nord, Pdl, Defranceschi Mov5stelle e Gabriella Meo di Verdi.

I Verdi italiani ripartono da Chianciano con due portavoce

154938770-bb29f9ec-87b1-44ce-b3a5-a8ef6c50e923Luana Zanella, già assessore a Venezia con Cacciari e Angelo Bonelli, consigliere comunale a Taranto dove ha contribuito in maniera determinate ad aprire il caso dell'ILVA, sono i due co-portavoce dei Verdi Italiani, eletti sabato notte a Chianciano con oltre il settanta per cento dei voti dei delegati di tutta Italia.

I Verdi sono l'iunica forza politica italiana ad avere la parità di genere in tutti gli organismi: una donna e un uomo.

Sul sito www.verdi.it potete leggere la mozione politica che sostiene le due candidature.

I Verdi inoltre hanno svolto assemblee degli iscritti in tutta Italia per nominare i delegati al congresso. Una forma di democrazia effettiva e non solo virtuale. Le due mozioni di opposizione, poi unificatesi, che facevano riferimento a Pecoraro Scanio, sono state sonoramente sconfitte. Nell'esecutivo, su dieci componenti (cinque donne e cinque uomini) la mozione Zanella-Bonelli ha eletto otto componenti. Tra questi il poco più che trentenne responsabile dei Verdi di Bologna Matteo Badiali, proposto dai delegati dell'Emilia-Romagna.

Il congresso ha eletto cinquanta consiglieri federali. Altri cinquanta saranno eletti dalle assemblee regionali che si terranno entro gennaio. Nei trentasei delegati (su cinquanta) eletti dalla mozione Zanella-Bonelli ce ne sono quattro dell'Emilia Romagna: Maria Pia Galletti (già consigliera comunale a Lugo e a Bagnacavallo), Brigliasco Vincenzi di Modena, Fernanda Useri, Fausto Pardolesi di Forlì. Nell'ufficio politico dei due portavoce Zanella e Bonelli sono stati inseriti Sauro Turroni e Paolo Galletti dell'Emilia Romagna.

sabato 23 novembre 2013

Non vaccinare non è più un crimine

vaccmoney_1Meo: tanti genitori obiettori lo chiedevano, ora occorre informare le AUSL

Con la delibera “modificazioni della procedura di dissenso informato prevista dalle indicazioni alle aziende sanitarie per promuovere la qualità delle vaccinazioni in Emilia-Romagna” la Giunta Regionale è intervenuta in merito alla segnalazione di omessa vaccinazione all’autorità giudiziaria minorile rendendola necessaria solo nei casi accertati di incuria o abbandono dei minori.

“Apprendo con grande soddisfazione la decisione della Giunta Regionale di non segnalare automaticamente alla Procura della Repubblica le famiglie che decidono di non vaccinare i propri figli”  dichiara la Consigliera Regionale dei Verdi Gabriella Meo, “dando seguito così all’intenzione già espressa in aula dalla Giunta nel febbraio 2013 in risposta a una mia interrogazione”.

giovedì 21 novembre 2013

Il nuovo che avanza, il vecchio che ritorna

indexLa demagogia del Movimento 5 Stelle arriva anche sulla vicenda dell'AUSL della Romagna

Leggiamo con stupore e incredulità su un quotidiano locale online alcune dichiarazioni del Movimento 5 Stelle Bassa Romagna in base alle quali i Verdi avrebbero una posizione ambigua sulla vicenda dell'istituzione dell'AUSL unica della Romagna.

Siamo stati la prima forza politica, alla fine della primavera scorsa, a mobilitarsi per denunciare questa proposta di legge della Giunta Regionale che avrebbe sicuramente stravolto il sistema sanitario romagnolo e cambiato il modello di sanità pubblica attualmente esistente. Abbiamo contattato operatori sanitari, associazioni, gruppi di cittadini e ci siamo documentati. Abbiamo organizzato un incontro pubblico di informazione, quanto ancora le istituzioni tacevano. Abbiamo avviato una raccolta firme nella Bassa Romagna che in poco tempo ha raggiunto numeri importati e si è estesa in altre località. Abbiamo fatto comunicati stampa che hanno analizzato a fondo il progetto e abbiamo manifestato una netta presa di posizione contraria anche a livello regionale. E i “grillini” dormivano.

Coerentemente la nostra Consigliera Regionale, Gabriella Meo, ha partecipato al dibattito e martedì 19 novembre ha votato contro al progetto di legge. La nostra posizione è chiara, decisa e stabile da parecchio tempo.

Il Consigliere Regionale Gian Guido Naldi che si è astenuto e che è stato chiamato in causa dal M5S e scambiato per un “Verde”, fa parte dello stesso Gruppo Consiliare di Gabriella Meo, ma proviene da SEL e non ha mai fatto parte dei Verdi. Naldi ne dovrà rispondere al suo partito, non ai Verdi.

mercoledì 20 novembre 2013

AUSL della Romagna: un NO con tante motivazioni

foto1Di seguito alcuni stralci dell'intervento della Verde Gabriella Meo durante il Consiglio Regionale dell'Emilia-Romagna di martedì 19 novembre.

L’ambito della riforma:

Con una riduzione del finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale di 30 miliardi e 706 milioni si corre il rischio evidente di ledere il diritto universale alla salute e alle cure, inficiando in tal modo la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza. Appare scongiurato, per ora, l’ulteriore taglio, inizialmente previsto nella Legge di Stabilità.

Per affrontare concretamente gli effetti del razionamento economico-finanziario con l’istituzione dell’Ausl unica della Romagna si è impostata sostanzialmente un’operazione di tipo manageriale che cerca di perseguire l’obiettivo del riequilibrio con interventi sul piano organizzativo, regolamentare e gestionale, tentando di salvaguardare il principio fondante dei Piani Attuativi Locali, ossia la centralità della persona in quanto titolare del diritto di salute e partecipe alla definizione delle prestazioni, della organizzazione dei servizi della loro valutazione.

venerdì 15 novembre 2013

NO all'AUSL unica della Romagna!

negazionePer una sanità amica dei cittadini un netto NO all'AUSL unica di Romagna che allontana i servizi dai cittadini.

SI' a una rete efficiente delle migliori eccellenze della sanità pubblica e a una politica di prevenzione che combatta le cause delle patologie che ci colpiscono

Martedì prossimo inizia nell'assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna la discussione sul progetto di legge che istituisce l'AUSL unica della Romagna.

La proposta di legge regionale sull'AUSL unica Romagna e sui sette milioni di euro all'IRST di Meldola (che comunque non entrerà a far parte dell'AUSL) non è politicamente e socialmente sostenibile per i Verdi ecologisti dell'Emilia Romagna. Questo progetto non era presente in nessun programma elettorale sottoposto alla sovranità popolare e non ha quindi superato il vaglio del consenso dei cittadini. La realizzazione del contenitore AUSL unica ha preceduto l’individuazione e la condivisione di un progetto sanitario razionale e economicamente fondato, che dica quale sarà la sanità del futuro per oltre un milione di cittadini romagnoli.

martedì 12 novembre 2013

AUSL della Romagna, verso la votazione in Regione

indexI Verdi/Ecologisti Civici della Bassa Romagna raccolgono l'appello lanciato dal Comitato per la Sanità Pubblica Romagnola contro la fusione della AUSL della Romagna

Malgrado il progetto dell'AUSL unica della Romagna che unificherà le AUSL di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini generi più dubbi e perplessità che certezze, la Regione Emilia-Romagna pare procedere spedita nell'iter per l'approvazione. Il progetto di legge presentato dalla Giunta Regionale ha già avuto il via libera della Commissione bilancio prima e della Commissione Sanità poi e si attende a breve il passaggio nell'Assemblea Legislativa regionale per l'approvazione definitiva.

Eppure gli interrogativi restano tanti e dagli enti preposti non arrivano risposte, se non generiche dichiarazioni, come quelle dei Sindaci di Lugo e Bagnacavallo, nelle quale si afferma che l'ospedale di Lugo non verrà chiuso (ci mancherebbe!). Quello che sembra essere uno dei punti fondanti della creazione dell'AUSL Romagnola e della conseguente riorganizzazione delle attuali quattro AUSL, con l'inevitabile depotenziamento di alcuni ospedali come quello di Lugo, ossia la creazione delle Case della Salute, continua a essere in alto mare. La nascita di queste misteriose Case della Salute è stata rinviata, ma non si accenna ad alcun rinvio in merito alla nascita dell'AUSL Romagnola. Oltretutto pare che la prima Casa della Salute che si intende realizzare nell'area lughese sia quella di Bagnacavallo che, coinvolgendo i medici di base, dovrà raccogliere l'utenza da Villanova a Bagnara e comporterà, di conseguenza, un'assurda complicazione per gli utenti del servizio sanitario.

mercoledì 6 novembre 2013

Mense scolastiche: quale qualità?


bstc-canteen_lIn seguito alle informazioni fornite da alcuni genitori che ci hanno contattato ci interroghiamo e interroghiamo il sindaco sulla qualità delle mense scolastiche all'interno del Comune di Lugo.


Malgrado ci risulti che tutte le scuole si siano dotate da tempo di tutti gli accorgimenti, come gli scaldavivande, necessari per garantire che il cibo, preparato e cotto anche all'inizio della mattina, giunga sulle tavole delle mense scolastiche ancora caldo, presso alcune scuole capita ancora che le pietanze arrivino ai bambini fredde. Soprattutto nel caso della pasta, questo poi comporta che i bambini inevitabilmente non la consumino. Questo problema, per quale motivo si verifica? E' forse un problema organizzativo? Si verificano dei ritardi nelle consegne? Ci sono delle difficoltà nell'utilizzo della strumentazione fornita? Questo si unisce anche al fatto che le mense hanno una varietà dei menù (consultabili da chiunque presso il sito Internet del Comune di Lugo) piuttosto ridotta. A fronte di un prezzo, al giorno, per alunno, non proprio bassissimo.