giovedì 29 agosto 2013

Ospedale di Lugo: oltre 2000 firme raccolte

zcVYnplgPUxrEC6h58kE0E0niiMTymB1uCR1PCC+coU=--l_ospedale_di_lugoProsegue, senza soste, la raccolta firme promossa da Verdi/Ecologisti Civici della Bassa Romagna in difesa dell'Ospedale di Lugo, contro il depotenziamento previsto dalla nascita dell'AUSL unica della Romagna che dovrebbe unire in un'unica azienda, una delle più grandi d'Italia, le attuali quattro aziende sanitarie di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini.

Già da un paio di mesi abbiamo fatto partire una raccolta firme che presenteremo al Sindaco del Comune di Lugo e Presidente dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Raffaele Cortesi, affinché se ne faccia portatore in Regione, quando il Consiglio Regionale dell'Emilia-Romagna dovrà votare la legge che istituisce la grande AUSL Romagnola.

Malgrado il difficile periodo estivo, abbiamo già ora abbondantemente superato la quota di 2000 firme raccolte fra i residenti del Comune di Lugo e dei Comuni limitrofi. Ringraziamo tutti coloro che hanno firmato e che ci stanno aiutando a raccogliere firme presso amici, parenti, colleghi di lavoro, vicini di casa. Abbiamo potuto rilevare che il tema della difesa dell'Ospedale di Lugo è piuttosto sentito dalla cittadinanza che si avvicina spontaneamente ai nostri banchetti o ci contatta tramite Internet per firmare e chiedere moduli per raccogliere altre firme.

Aviaria: si e’ abbassata la guardia in tutta la Regione

influenza-aviaria-600-400La causa potrebbe essere la riduzione delle spese per le ASL oppure un cedimento alle pressioni degli allevatori : non sappiamo ma il fatto e’ che nel 2013 la Regione ha ulteriormente ridotto i controlli su tutto il comparto avicolo.

Infatti le direttive regionali volte a coordinare i servizi veterinari ASL, in una logica di apparente risparmio, hanno via via portato alla riduzione degli interventi programmati; dapprima sopprimendo la sorveglianza nella popolazione avicola rurale quando invece questa, vivendo all’aperto ed essendo spesso commensale dei volatili selvatici, rappresenta una sentinella dello stato di salute di un territorio nei confronti del virus influenzale aviario e poi, nel 2013 riducendo ulteriormente il numero dei campioni previsti oppure prevedendo sessioni di campionamento maggiormente dilazionate nel tempo (per esempio il controllo nell’allevamento delle galline ovaiole è passato da trimestrale a quadrimestrale).

La Regione ha escluso dai controlli tutto il pollame da macello: sono milioni di capi su cui non si fa alcun controllo: si tratta dei polli ( broiler) che tutti mangiano e che NON vengono MAI controllati. Lo stesso accade per i c.d. galletti , cioè gli animali macellati con età inferiore ai 28 gg e le quaglie.

sabato 10 agosto 2013

AUSL della Romagna: il percorso non si ferma

Le operazioni per la creazione dell'AUSL unica della Romagna non vengono rallentate nemmeno dai sindacati che fondamentalmente sposano la linea della Regione


2945310-medicina-stetoscopio-e-monetaria-tagli-di-euro-vicinoIl percorso avviato per la creazione dell'AUSL unica della Romagna pare non avere soste, nemmeno nel caldo di agosto.

Un po' tutte le forze politiche si sono espresse e, chi più e chi meno, tutti hanno condiviso l'obiettivo della creazione di questa nuova mega azienda sanitaria, una delle più grandi d'Italia. Eppure i nostri dubbi rimangono e restano immutati e senza risposte. A fronte di un risparmio tutto da dimostrare, si vanno a colpire, depotenziandoli, i piccoli ospedali, come quello di Lugo. Continuiamo a chiederci come mai, se fare l'AUSL della Romagna è così economicamente conveniente, non si faccia la stessa cosa anche in Emilia. Così come continuiamo chiederci, malgrado tutte le dichiarazioni circa le supposte valorizzazioni delle eccellenze, cosa diventerà l'Ospedale di Lugo, quali reparti e servizi resteranno e con quali caratteristiche.

Ci aspettavamo un intervento forte da parte dei sindacati, anche perché questa operazione riguarderà centinaia e centinaia di lavoratori, ma così non è stato. Sta proseguendo la discussione fra CGIL, CISL e UIL da una parte e Conferenza socio sanitaria della Provincia di Ravenna dall'altra, ma ci sembra che i risultati siano ancora scarni. Pare che i tre sindacati siano fiduciosi sulla creazione di una struttura ospedaliera “a rete” (qualsiasi cosa ciò significhi), con la valorizzazione delle eccellenze di ciascun ospedale, più domiciliarità e potenziamento dei servizi territoriali. Vaghe parole, ripetute come una mantra da mesi anche dal Presidente della Provincia di Ravenna, Claudio Casadio. Parole che, però, non chiariscono quale sarà il futuro dell'ospedale di Lugo e che, comunque, non fanno ben sperare, alla luce del progressivo depotenziamento che già si è verificato in questi anni.