giovedì 23 dicembre 2010

Tempo di bilanci: Cortesi addio?

Dopo l'approvazione dell'ampliamento della centrale a biomasse Unigrà di Lavezzola e l'innalzamento dei limiti degli inquinanti emessi da parte della conferenza dei servizi di cui fa parte anche il Comune di Lugo che ha espresso parere favorevole senza passare dal Consiglio Comunale e senza aver convocayo nemmeno una riunione di maggioranza, è giunto il tempo di fare qualche bilancio.

Il gravissimo provvedimento che ha autorizzato l'ampliamento (si passa, ad esempio, per quanto riguarda le polveri sottili emesse, da 3,4 a 19,8 tonnellate/anno!) si unisce a una progressiva degenerazione delle politiche ambientali del Comune che, da quando non siamo più presenti in Giunta e in Consiglio, sono andate via via peggiorando. Si veda ad esempio lo sviluppo sfrenato e il conseguente inutile consumo di territorio previsto nei prossimi anni per Lugo sud.

Visto che non siamo presenti nelle istituzioni e non possiamo manifestare la nostra contrarietà a questi provvedimenti, l'appartenenza a questa maggioranza ci va sempre più stretta, visto che le scelte fatte non ci rappresentano.

A questo si unisce l'evoluzione dei Verdi che, a Lugo come nel resto d'Italia, hanno deciso di concludere un periodo della propria storia e iniziarne uno nuovo, con la costruzione di una nuova forza politica, che nasca da un movimento di cittadine e cittadini che vogliono uscire dalla logica del centrosinistra e del centrodestra che si contendono le poltrone e il potere per perseguire gli interessi di uno sviluppo distruttivo che serve solo ad arricchire pochi a scapito di tutti. Un movimento politico, la COSTITUENTE ECOLOGISTA, che deve andare oltre i Verdi e unire tutte quelle forze che si limitano oggi a gridare sole e inascoltate.

Come possono coesistere il progetto di questa nuova forza politica con la coalizione di centrosinistra lughese che non ci appartiene più.

Quello che viene da dire è "addio Cortesi, noi seguiamo un'altra strada."

Dite le vostra.

Gian Luca Baldrati

mercoledì 8 dicembre 2010

Un voto contrario alla centrale di Russi

Le centrali elettriche a biomasse costruite o solo proposte nella provincia di Ravenna hanno portato una certa dose di confusione nelle varie forze politiche del territorio. Ognuno, di volta in volta, sembra votare, nei rispettivi Consigli Comunali, più per motivi legati all'appartenenza politica o all'opportunità di cavalcare una protesta, piuttosto che in conseguenza di una posizione decisa e chiara.